Eccoci al 21 marzo, primo giorno di primavera.
Dal 1996, grazie a Libera, è il “giorno della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” (riconosciuto ufficialmente nel 2017 dal Parlamento Italiano).
Insieme alla natura che si risveglia, si celebra, dunque, il desiderio, la volontà di riscatto e di affrancamento dalle logiche di malaffare della criminalità organizzata, che ha seminato di vittime la nostra storia recente.
Per molto tempo qui, “giù al nord”, ci siamo sentiti distanti da tale questione, come se il problema non ci riguardasse.
Ad un certo punto, qualcuno ha cominciato ad accorgersi che la criminalità non ha luoghi di “elezione”, ma si insinua in ogni angolo del Paese in cui sia possibile fare affari con l’illlegalità. E anche sul nostro territorio qualcuno ha deciso di puntare un fascio di luce su questa realtà. Ed è meraviglioso che queste persone siano state soprattutto ragazze e ragazzi molto giovani, a cui è bastato un supporto, un progetto che li attivasse, qualcuno che dedicasse loro un po’ di attenzione… e hanno realizzato cose meravigliose.
Proprio oggi, migliaia di persone stanno partecipando a Novara (città scelta quest’anno dal coordinamento di libera Piemonte) alle varie iniziative del “giorno della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. Anche a Borgomanero ci sono alcune occasioni per partecipare a tale celebrazione, tra le quali la tavola rotonda di domani dedicata alle riflessioni sulla torretta di via Arona.
Siamo molto, molto felici che, dopo molti anni di colpevole disinteresse, anche da parte delle istituzioni, il territorio si stia muovendo e che, nello specifico, si aprano ipotesi si riutilizzo della torretta. Il 28 settembre 2017 in un intervento in Consiglio Comunale ne richiamavamo l’urgenza (https://www.youtube.com/watch?v=YcJyxkMCzH4&t=2s).
Ma ci sembra molto importante ricordare oggi tutte quelle persone che si sono spese per arrivare a questo risultato (ribadiamo, spesso controcorrente…), proprio per riconoscere il valore di quell’impegno arrivato, come ricordavamo, soprattutto dai giovani. Citiamo solo pochi esempi, poche significative pennellate dal grande valore simbolico:
- nel 2007 si costituisce, a Borgomanero, il presidio di Libera “I nostri cento passi”. Spazioper è il luogo scelto per la realizzazione di molte delle iniziative del presidio.
- sempre nel 2007, viene presentato (con la presenza del testimone di giustizia Pino Masciari) il testo “La presenza mafiosa nel novarese e nel VCO”, esito di un percorso di animazione curato da Vedogiovane a Spazioper, e che ha visto protagonisti una decina di giovani del territorio (http://osservatorionovara.liberapiemonte.it/wp-content/uploads/sites/2/2011/03/mafia07.pdf)
- nel 2009, nell’ambito del progetto provinciale “Legalitour 2009”, la foto della torretta di Borgomanero è tra quelle più significative del concorso fotografico “immagini di legalità”; nella foto viene sottolineato il contrasto tra il rispetto delle norme (attraversamento sulle strisce) e l’illegalità rappresentata proprio dalla torretta.
- dal 2009 al 2013 si susseguono diverse iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza e dell’Amministrazione relative alla presenza a Borgomanero di un bene confiscato alla criminalità organizzata. Diversi sono i presìdi davanti alla torretta per sottolineare la necessità che tale bene venga “restituito” alla comunità.
- la legge 228/2012 rimuove i gravami ipotecari dei beni confiscati alla criminalità e, dunque, anche l’ultimo ostacolo a che la torretta (che era gravata da una ipoteca di 140.000 €) possa essere destinata al riutilizzo
Negli ultimi anni sono stati diversi i soggetti pubblici e privati (Provincia di Novara, Regione Piemonte, Senfors…) a muoversi per “sbloccare” la situazione della torretta. Fortunatamente anche il Comune di Borgomanero cambia idea e un progetto di riqualificazione va in porto, ottenendo un finanziamento da parte della regione (29.000 €).
Ora, FINALMENTE, quel bene può essere restituito alla Comunità e, cosa ancora più importante, un simbolo di illegalità può diventare simbolo di rispetto, legittimità, giustizia, legalità.
Speriamo davvero che, al di là del progetto di riqualificazione funzionale dello stabile, ora si possa condividere insieme la destinazione d’uso di tale bene.
Buon 21 (e 22) marzo, allora.
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